Myrrhis odorata = Mirride delle Alpi
Le foglie, profumate leggermente di anice, vengono usate per dare sapore
a ripieni, formaggi teneri, dolci e gelati. Le radici e i semi vengono impiegate
per aromatizzare grappe e liquori.
proprietà terapeutiche: toniche, antisettiche, digestive, diuretiche,
emmenagoghe.
Coriandrum sativum
Estirpare le piante quando i frutti sono quasi maturi. Appenderle in luogo
fresco. Quando sono secche, batterle delicatamente e raccogliere i frutticcini
essiccati.
In cucina i semi si abbinano con cavoli, crauti, legumi, pesce, agnello
maiale, nelle mele al forno. Ideali per profumare i funghi e le verdure
sott'aceto. Proprietà terapeutiche: antispasmodiche, carminative,
antisettiche, aperitive, digestive.
Foeniculum vulgare Finocchio dolce
Asportare le foglie e utilizzarle fresche. Tagliare le ombrelle quando
i frutti sono quasi maturi e farle essiccare all'ombra. Batterle poi delicatamente
per raccogliere i frutti maturi.
In cucina i frutti (comunemente detti "semi") si abbinano con
la porchetta e tutte le carni grasse. I giovani getti e le foglie fresche
sono indicate per aromatizzare insalate, piatti di pesce, salse e aceti
aromatici. Il finocchietto selvatico (raccolto a fine inverno, utilizzando
solo la parte tenera e le foglie filiformi) si usa in Sicilia per la preparazione
della pasta con le sarde.
Proprietà terapeutiche: depurative, tonico-aperitive, carminative,
antispasmodiche. L'infuso di finocchio ha effettivamente proprietà
antispasmodiche, nei confronti ad es. di crampi addominali, spasmi dovuti
a colite, sia negli adulti che nei lattanti. A tal riguardo è bene
precisare le dosi da utilizzare per preparare un infuso, evitando così
intossicazioni od effetti collaterali [fonte : Agenzia EMEA, Londra, 2007].
Per un adulto preparare un infuso ottenuto con 2 -3 grammi di "semi"
di finocchio in 150 mL di acqua calda (pari ad 1 tazza da tè).
Per le coliche dei lattanti è preferibile, invece, usare prodotti
granulari appositamente preparati da ditte specializzate e venduti in
farmacia : non preparare artigianalmente in casa un infuso di finocchio
poiché gli olii essenziali profumati potrebbero essere tossici
per il lattante.
Bunium bulbocastanum = Bulbocastano, Bulbocastano comune, Castagna di
terra, Pancaciolo, Terra noce.
Radici e tuberi crude ??? o cotte hanno un sapore delizioso, abbastanza
dolce come le castagne dopo la cottura, ma le radici ed i tuberi sono
piccoli e troppo complicati da raccogliere. Il tubero globoso può
raggiungere al massimo i 5-6 cm di diametro. La parte maggiormente usata
è il tubero Periodo di raccolta: prima che la pianta emetta il
fusto Usi: crudo al naturale o a julienne con olio extravergine d'oliva,
sale e agro di mele (o succo di limone) o saltato velocemente in padella
con l'odore dell'aglio o dell'erba cipollina. Entra in zuppe, risotti,
frittate, sformati, torte salate, salse e farce. I semi ed i fiori sono
usati quale aromatizzante in sostituzione del cumino. Le foglie crude
o cotte sono usate per guarnire e nello stesso tempo per aromatizzare
esattamente come il prezzemolo.
Torilis japonica = nulla da aggiungere
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Conopodium majus
Questa pianta ha molti nomi, molti dei quali sono correlati a quelli di
Bunium bulbocastanum, ed in effetti viene chiamata Bulbocastano piriforme.
E' molto apprezzata dai maiali che la ricercano e per tale motivo viene
anche detta "noce del maiale" ed in senso lato viene anche detta
"noce di S. Antonio", intendendo S.Antonio Abate detto anche "del
porcello". I riti che si compiono ogni anno in occasione della festa
di Sant'Antonio Abate [17 gennaio] sono antichissimi e legati strettamente
alla vita contadina e fanno di Antonio Abate un vero e proprio "Santo"
del popolo. S.Antonio Abate nacque in Egitto intorno all'anno 250. Fu un
Eremita tra i più rigorosi nella storia del cristianesimo antico.
È stato invocato come protettore del bestiame e la sua effigie era
collocata sulla porta delle stalle. Il Santo è invocato anche per
scongiurare gli incendi, e non a caso il suo nome è legato a una
forma di herpes nota come "fuoco di Sant'Antonio" o "fuoco
sacro". S.Antonio Abate è anche considerato il patrono del fuoco;
secondo alcuni, i riti attorno alla sua figura testimoniano un forte legame
con le culture precristiane, soprattutto quella celtica (è nota infatti
l'importanza che rivestiva presso i Celti il rituale legato al fuoco come
elemento bene augurante). La "noce" tondeggiante (più propriamente
un tubero tondeggiante) è simile ad una castagna sia per il colore
marrone scuro che per le dimensioni (fino a 25 mm di diametro), è
dolce, aromatica ed è stata comparata col sapore di una castagna,
oppure di una nocciola, o di una patata dolce, oppure ancora di una noce
del Brasile.
Athamanta cretensis = nulla da aggiungere
Physospermum cornubiense (L) DC = Fisospermo di Cornovaglia = Nulla da
aggiungere
Orlaya grandiflora = Lappola bianca = Nulla da aggiungere
Considerazioni sul genere Bupleurum ed in particolare sulla specie Bupleurum
falcatum, certamente la specie più studiata
Il genere Bupleurum comprende specie a distribuzione prevalente nell'Emisfero
Nord ed è presente in Europa, Nord Africa, Isole Canarie, Madeira.
Bupleurum falcatum L. è una pianta perenne erbacea, alta fino ad
1 metro di altezza, con distribuzione naturale in Europa, Asia, Africa
settentrionale. B. falcatum è spontaneo in tutto il territorio
italiano, dalla Val d'Aosta alla Calabria, cresce dal livello del mare
fino a 2500 metri di quota, fiorisce nei mesi di luglio ed agosto. In
alcune zone vengono consumate le foglie [Flora Italica, 2002].
Per quanto riguarda le sostanze contenute nella pianta, si è visto
che la presenza di queste è strettamente correlata alle condizioni
pedo-climatiche locali e che quindi una specie come B. falcatum non può
avere una unica composizione chimica. La composizione chimica può
quindi risultare differente a seconda della provenienza : se naturale
o coltivata e soprattutto in quale luogo. Trattandosi di una pianta della
famiglia delle Apiaceae (Ombrellifere) i metaboliti che possono differire
nel loro contenuto sono, ad es., le cumarine e le furanocumarine, sostanze
fotosensibilizzanti. Dalle radici di questa pianta si ricavano anche polisaccaridi
bioattivi in grado di attivare il sistema complemento [presente nel sangue];
questa osservazione avvalora la tesi che il siero normale umano contiene
gli anticorpi contro i polisaccaridi vegetali che attivano il sistema
complemento. I polisaccaridi di B. falcatum, principalmente pectine, sono
ricavati dalla radici e sono noti come "bupleuran 2IIb" e "bupleuran
2IIc". Sia nei frutti che nelle radici sono presenti anche alcune
saponine, in particolare saikosapinine. Sono state effettuate anche diverse
prove per valutare quali saponine possano essere estratte mediante una
normale decozione e si è visto che sono presenti in forma diversa
(idrossilata e non), cui forse corrisponde una attività biologica
altrettanto diversa. Si sottolinea che per la particolare natura delle
sostanze chimiche contenute, Bupleurum falcatum è una specie vegetale
che non può essere utilizzata per uso erboristico [attualmente
viene detto come "integratore alimentare"]. A tal scopo si veda
il sito del Ministero della Salute (www.ministerosalute.it).
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