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Famiglia Gentianaceae
Nome volgare Genziana ligure
Caratteristiche Pianta erbacea perenne con radice fusiforme, legnosetta,
spesso fittonante e foglie un po' coriacee, tutte basali e riunite in
rosetta, con lamina a contorno ovato-ellittico, lunga 4-8 cm e larga 15-25
mm, progressivamente ristretta verso la base, trinervia ma con nervo centrale
più evidente e margine fogliare sempre intero e liscio.
Fiori grandi e solitari, portati da un peduncolo a sezione quadrangolare,
provvisto di un paio di brattee opposte, di forma ovale e di aspetto fogliaceo,
con apice acuto ed inserito all'ascella delle foglie basali; calice campanulato
breve (12-13 mm) rispetto alla corolla (40-55 mm), provvisto all'apice
di 5 denti ovato-ottusi, circa lunghi quanto larghi, ristretti alla base
e lunghi meno della metà del tubo stesso; denti calicini separati
da un'insenatura tronca e uniti, uno a uno, da una membrana bianco-verdastra
triangolare; corolla gamopetala a sua volta campanulata; tubo corollino
lungo 35-45 mm, con 5 lobi acuminati, riflessi e cuspidati di colore blu-violetto,
tubo dello stesso colore ma internamente spesso chiazzato di verde oliva,
larga 11-12 mm; 5 stami, inseriti direttamente sul calice, antere di colore
giallo paglierino; ovario supero, sormontato da uno stimma lobato e papilloso;
frutto a capsula fusiforme di 5 mm circa, biloculare e bivalve, contenente
numerosi piccoli semi, di colore nero.
Antesi Aprile - Luglio
Distribuzione Endemismo delle Alpi sud-occidentali, presente in
Italia in un'area compresa tra il Moncenisio e il Monte Carmo di Loano.
E' specie prioritaria dell'All. II della direttiva Flora-Fauna-Habitat
della Comunità Europea (Dir. 92/43/CEE).
A causa della raccolta delle radici per l'utilizzo in erboristeria e in
liquoristica è specie a rischio. Livello IUCN: LR; specie protetta
a livello nazionale e regionale in Liguria.
Habitat Praterie e pascoli montani, subalpini e alpini su substrati
basici (calcari, flysch, calcari marnosi), anche in radure all'interno
di boschi e lungo bordi stradali, presente già da 600 a 2500 metri
di altitudine.
Note Può essere confusa con Gentiana acaulis L., che si
distingue per il calice più lungo in rapporto alla lunghezza della
corolla e per i denti calicini che sono decisamente più lunghi
che larghi e che predilige substrati silicei e comunque poveri di calcio.
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