Juniperus communis L.
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Famiglia Cupressacee Nome volgare Ginepro Juniperus nano
--- Portamento
- Frutto
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Caratteristiche Arbusto
sempreverde alto fino a 5-8 metri, con chioma a cono stretto, di colore
verde-chiaro, tronco ramificato sin dalla base, con rami ascendenti e corteccia
di colore grigio-rossastro che si sfalda in strisce longitudinali con margini
ondulati. Le foglie, verticillate, sono di forma lineare e si restringono gradatamente verso l'apice acuto che termina in una punta rigida e pungente. La superficie superiore è percorsa da una larga linea biancastra, il resto della foglia è di colore verde-grigiastro. Si hanno piante con soli fiori maschili (agglomerati di microsporofilli) e altre con soli fiori femminili (strobili di macrosporofilli terminali); i primi sono riuniti in piccoli coni gialli formati dalle antere protette da alcune squame triangolari, quelli femminili sono racchiusi da brattee. Il seme è circondato da tre brattee, che nel corso della maturazione si ingrossano e formano una struttura ingrossata e carnosa che ricorda una bacca detta comunemente bacca di ginepro, il galbulo (che in realtà sembra un frutto, ma non lo è).
Luogo di ritrovamento Ceva Poggi Diffusione Comune Proprietà farmaceutiche Aromatizzanti, diuretiche, antisettiche, balsamiche, sudorifere, depurative. (Droga usata: foglie, frutti e legno). Uso in cucina Le bacche di ginepro sono utilizzate in cucina per aromatizzare i piatti di carne di maiale, coniglio, e soprattutto la selvaggina. Sono ampiamente usate in liquoreria nella preparazione del "gin", di vini e liquori aromatico digestivi e gelatine. Il Ginepro italiano è molto ricercato per qualità e quantità
di essenza. Curiosità dalla Valle d'Aosta. |
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Gelatina di ginepro Far bollire per un'ora due parti di bacche di ginepro ben
mature e una parte di acqua. |
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