Famiglia: Papillionacee Nome volgare: Meliloto bianco
Caratteristiche: Pianta annuale o bienne, di aspetto erbaceo eretto;
fusti ascendenti, glabri, angolosi, ramosissimi, dal forte odore di cumarina,
alti fino
a 130 cm. Le infiorescenze sono racemi ascellari con 40-80 fiori bianco
giallastri. Le foglie sono picciolate , trifogliate, lanceolate con margine
finemente seghettato. I frutti sono legumi ovali glabri e bruni.
Habitat: Comune nelle stazioni alluvionali. Fiorisce luglio settembre
Proprietà
farmaceutiche: Sedative, antispasmodiche, digestive, diuretiche, espettoranti,
decongestionanti, astringenti. (Droga usata: sommità fiorite) La droga
è costituita dalle sommità fiorite, seccate all'aria od all'ombra
e più o meno frammentate. Contiene due glucosidi cumarinici (melilotosina
e cunmrigenilm), un olio etereo (0,013: 100), nella composizione del quale entra
pure la cumarigza, resine e circa il 3:100 di ceneri. Nel corso del disseccamento
i glucosidi si scindono producendo acido melilotico e cumarina; quest'ultima influendo
sui centri nervosi e sulla eccitabilità riflessa, esercita un'azione antispasmodica
ed indirettamente ipnotica. L'infuso (10-20 gr per 200 d'acqua), che ha profumo
e gusto aromatico gradevole, preso dopo i pasti, facilita il processo digestivò
nelle persone soggette a vertigini, senso d'angoscia e spasmi intestinali più
o meno dolorosi nel corso della digestione; mentre, somministrato al momento di
coricarsi, vince l'insonnia dei bambini, dei vecchi ed in massima delle persone
eccitabili. È stato osservato inoltre, in seguito all'uso di questa pozione,
un aumento della diuresi e della limpidità dell'orina, che vengono attribuiti
al passaggio della cumarina attraverso il filtro renale, con la conseguenza di
una leggera stimolazione e della limitazione del pullulare batterico nel secreto.
Lo stesso infuso è stato, sino da tempi antichi, prescritto utilmente come
collirio e per irrigazione delle fosse nasali e dei seni frontali in caso di irritazione
della congiuntiva e della mucosa olfattiva. Le specie congeneri Melilotus alba,
piuttosto comune nelle stazioni riparie ed alluvionali, e Melilotus altissima
contengono gli stessi principi e possono sostituire la precedente. ( Da Erbario
figurato di G. Negri -Hoepli) Uso in cucina: minestre, frittate,
ecc. |