Famiglia: Leguminose Nome
volgare: Meliloto Caratteristiche: E una pianta erbacea annuale
o biennale con una radice a fittone talvolta parzialmente lignificata; i fusti,
semplici o più spesso ramificati e alti fino a 100-150 cm, sono eretti
o sdraiati nella porzione basale e quindi eretti; l'interno è cavo. Le
foglie sono trifogliate, cioè divise in tre foglioline; all'inserzione
del picciolo sul fusto sono pre-senti due stipole, che sono due piccole brattee
di forma lineare; le foglioline sono ovali-ellittiche con la base cuneata ma ottusa
e l'apice arrotondato, il margine è irregolarmente dentato con esclusione
della base dove è intero; le foglie superiori hanno foglio- line simili
alle altre ma di forma lanceolata con la base acuta. I fiori sono riuniti in
racemi, con 30-70 fiori ciascuno, inseriti all'ascella delle foglie superiori;
il calice è tubulare con cinque denti triangolari; la corolla, di colore
giallo, ha due petali salati a formare la carena, due più lunghi e uguali
ai precedenti, detti ali, e il quinto, il vessillo, lungo e ripiegato in alto. Il
frutto è un legume obovato, bruno-nerastro, compresso lateralmente e molto
piccolo (è lungo 4 mm); i semi sono ovoidali e di colore verde-giallastro.
Habitat: Nei campi, nei luoghi incolti, lungo le strade.Fiorisce
da maggio a luglio Proprietà farmaceutiche: Sedative, antispasmodiche,
digestive, diuretiche, espettoranti, decongestionanti, astringenti. (Droga usata:
sommità fiorite) La droga è costituita dalle sommità fiorite,
seccate all'aria od all'ombra e più o meno frammentate. Contiene due glucosidi
cumarinici (melilotosina e cunmrigenilm), un olio etereo (0,013: 100), nella composizione
del quale entra pure la cumarigza, resine e circa il 3:100 di ceneri. Nel corso
del disseccamento i glucosidi si scindono producendo acido melilotico e cumarina;
quest'ultima influendo sui centri nervosi e sulla eccitabilità riflessa,
esercita un'azione antispasmodica ed indirettamente ipnotica. L'infuso (10-20
gr per 200 d'acqua), che ha profumo e gusto aromatico gradevole, preso dopo i
pasti, facilita il processo digestivò nelle persone soggette a vertigini,
senso d'angoscia e spasmi intestinali più o meno dolorosi nel corso della
digestione; mentre, somministrato al momento di coricarsi, vince l'insonnia dei
bambini, dei vecchi ed in massima delle persone eccitabili. È stato osservato
inoltre, in seguito all'uso di questa pozione, un aumento della diuresi e della
limpidità dell'orina, che vengono attribuiti al passaggio della cumarina
attraverso il filtro renale, con la conseguenza di una leggera stimolazione e
della limitazione del pullulare batterico nel secreto. Lo stesso infuso è
stato, sino da tempi antichi, prescritto utilmente come collirio e per irrigazione
delle fosse nasali e dei seni frontali in caso di irritazione della congiuntiva
e della mucosa olfattiva. Le specie congeneri Melilotus alba, piuttosto comune
nelle stazioni riparie ed alluvionali, e Melilotus altissima contengono gli stessi
principi e possono sostituire la precedente. ( Da Erbario figurato di G. Negri
-Hoepli) Uso in cucina: I fiori e le sommità vengono mangiati
unitamente ad altre insalate. Dato il profumo e il sapore caratteristici, spesso
vengono impiegati nella preparazione degli arrosti per conferire una piacevole
nota aromatica. Fatti essicare all'ombra, possono poi essere usati altresì
nelle frittate, come spezia nei sughi o, dopo essere stati ridotti in polvere,
sopra cotolette o spezzatini. |