Mercurialis annua
L.
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Famiglia Euforbiacee Nome volgare Erba strega, mercorella comune Caratteristiche Pianta erbacea annuale dioica, alta 10-40 cm,
con fusti eretti, glabri, tetragoni, molto ramificati. |
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Habitat Incolto, margini di strade, ambienti ruderali, orti, aree antropizzate dal piano a 1300 m di altitudine. Fiorisce da febbraio a dicembre. Velenosità La mercorella è, in principio, una piante edule, almeno dopo cottura. Può essere consumata come gli spinaci, ma anche essere facilmente confusa con una sua parente perenne e velenosa, la mercorella bastarda (Mercurialis perennis). Per questa ragione, e per il sapore non certo unico della pianta, se ne sconsiglia l'impiego in cucina. La natura dei principi tossici delle mercorelle non è ancora nota, ed il grado di velenosità di queste piante dibattuto. La cottura elimina in parte la velenosità della mercorella bastarda, ma sono descritti casi recenti di avvelenamento, non letale per il pronto intervento medico, anche con la pianta bollita. Curiosità Secondo una tradizione popolare la presenza di mercorella sotto le viti fa andare a male il vino.Il medico greco Ippocrate consigliava gocce di succo fresco di mercuriale, da instillare direttamente nell'orecchio, per curare le sordità parziali o temporanee.La medicina popolare raccomandava l'utilizzo del succo estratto dalle foglie fresche di questa piantina per interrompere la produzione di latte delle nutrici. |
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Dal libro "Erbe di città" vol I - di Giovammi Appendino - Riccardo Luciano - Renzo Salvo - ed ArabaFenice. La mercorella è una delle più comuni malerbe, ed è
famosa nella storia della scienza per la misteriosa colorazione blu che
si sviluppa quando qualsiasi parte della pianta è immersa in acqua.
La colorazione è molto intensa ma transiente, perché vira
poi al giallo. Charles Darwin fu fra i tanti che nell'ottocento, sull'onda
dell'interesse per i coloranti, studiò il fenomeno, a dire il vero
senza arrivare a molto. Il colore che la mercorella fa assumere all'acqua
è blu intenso come quello dell'indaco, ma, diversamente da questo
colorante, non si fissa bene sul cotone e, in generale, sulle fibre tessili,
e la colorazione non è stabile a lungo. Se essicata lentamente
e all'ombra, addirittura l'intera pianta assume una strana colorazione
bluastra. A fine ottocento, lo sviluppo della sintesi industriale dell'indaco
fece crollare il costo di questo colorante, ancora oggi usato per tingere
i jeans, rendendo obsoleta la ricerca su coloranti blu alternativi. In
questo modo, la ricerca sul principio colorante della mercorella fu relegato
nel campo delle curiosità scientifiche e perse qualsiasi interesse
pratico. Oggi sappiamo che tutte le parti della pianta contengono un alcaloide,
battezzato hermidina, che si ossida facilmente all'aria dando origine
alla colorazione blu che colpiva molto i ricercatori dell'ottocento. La
curiosità dei ricercatori è oggi focalizzata sul modo insolito
in cui la pianta si riproduce, lanciando i fiori maschili a circa 20 cm
dalla pianta appena maturano. I fiori disperdono poi il loro polline al
vento, che è l'agente dell'impollinazione. Un'altra caratteristica
curiosa della specie è quella di presentare il fenomeno dell'androdoicia,
cioè di presentare, all'interno di una stessa popolazione piante
maschili e piante ermafrodite. Le piante maschili sono più piccole
di quelle ermafrodite, ma sono decimate selettivamente dai vari insetti
che si nutrono della pianta. Il fenomeno è generale per tutte le
specie che presentano questa caratteristica, e si pensa che la maggiore
suscettibilità delle piante maschili all'attacco da parte degli
erbivori sia legato alla necessità di investire nella produzione
del polline a scapito in quella della difesa contro gli attacchi dei predatori.
Almeno in questo caso, quello maschile è il sesso debole. Il polline
della mercorella è fortemente allergenico per l'uomo, e circa la
metà delle persone che soffrono di febbre da fieno sono allergiche
al polline della mercorella. La mercorella appartiene alla stessa famiglia
della pianta della gomma, ed esiste sensibilità crociata fra gli
allergeni delle due piante. In altre parole, chi è allergico ai
guanti in lattice, lo è anche al polline della mercorella. |
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