|
Famiglia Rosacee
Nome volgare Pruno del delfinato
Sinonimi Prunus brigantiaca Vill.
Caratteristiche Alberello o arbusto non spinoso, alto 2-6 m, caducifoglio,
con rami giovani glabri, angolosi, rossastri con gemme aguzze, glabre
e di colore rosso scuro, corteccia di colore grigio-brunastro con lenticelle
orizzontali.
Foglie alterne portate da un picciolo pubescente di 1-2 cm, con alla base
stipole glabre, lamina ovata o ellittica acuminata all'apice e cordata
o troncata alla base e margine doppiamente ed irregolarmente dentato con
i denti aguzzi; pagina superiore glabra, pagina inferiore pubescente e
pelosa sulle nervature.
Fiori portati da brevi peduncoli glabri, riuniti in glomeruli di 2-5 elementi,
sviluppati prima delle foglie, con calice glabro internamente e 5 petali
bianchi.
Frutti formati da drupe sub-globose con diametro di 2-3 cm, prima verdi
e pruinose, poi a maturità gialle e lucide con un unico grande
seme.
Antesi Aprile - Maggio
Distribuzione Subendemismo presente sui rilievi montani
in Francia e in Italia in Piemonte e Liguria.
Habitat Luoghi aridi, cespuglieti e pendii soleggiati
tra 1300 e 1700 metri di altitudine.
Note Il nome specifico deriva da "Brigantes"
un popolo ligure delle Alpi occidentali, dove la specie è endemica.
Brigante era anticamente definito chi risiedeva sulle montagne o nei campi
e si sostentava con espedienti e rapine, proprio come avveniva per i montanari
di Briançon. Specie commestibile.
Dai noccioli si ottiene un olio incolore, profumato e mandorlato, commestibile,
chiamato "Huile de marmotte". L'uso di questo olio delicato,
è ristretto all'area in cui questa specie vegeta, ma alcuni lo
ritengono di qualità superiore all'olio di oliva. Quest'olio è
inoltre impiegato per estrarre i principi attivi dalle galle del Rododendro,
ed ottenerne un unguento efficace contro i reumatismi.
I frutti sono eduli, ma dal gusto aspro, poco gradevole e quindi poco
apprezzat
|