Rosa canina L.
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Famiglia Rosacee

Nome volgare Rosa di macchia.
Rosa selvatica. Rosa di bosco

Fiori - Foglie - Frutti

R. gallica - R. montana - R. pendulina - R. villosa

 
Caratteristiche È un arbusto spinoso, alto sino a 2 m. Ha fusti legnosi glabri, con spine (rosse) robuste, arcuate, a base allungata, compresse. Le foglie, alterne sul fosto, sono imparipennate, hanno 5-7 foglioline ovali co la base più o meno arrotondata. I fiori, rosati, hanno grandi petali e sono poco profumati.
La parte più interessante è costituita dal frutto o meglio, dal falso frutto, simile a una bacca carnosa di colore rosso-arancio (cinorroidi) che raggiunge la maturazione nel tardo autunno.
È l'antenata delle rose coltivate.

Sinonimi Rosa stylosa Desv.

Habitat La pianta, cespugliosa e spinosa, è diffusa lungo sentieri e radure di campagna dove cresce liberamente a causa dell'abbandono dei pascoli e dei coltivi. Il fiore si presenta come una delicata rosa selvatica con un colore che va dal bianco al rosa acceso, impossibile non riconoscerla. Fiorisce nei mesi di maggio e giugno.

Luogo di ritrovamento Ceva

Diffusione Ovunque. Al gruppo "canina" appartengono diverse subspecie.

Uso farmaceutico Viene largamente usata per i suoi contenuti di vitamina C e per il suo contenuto di bioflavonoidi (fitoestrogeni), principi attivi (oltre alla vitamina C, tannini, acidi organici, pectine, carotenoidi e polifenoli) che vengono usati dalle industrie farmaceutiche, alimentari e cosmetiche: fiori e foglie vengono usati ad esempio per la preparazione di infusi e tisane.
I semi vengono utilizzati per la preparazione di antiparassitari.

Uso in cucina I frutti raccolti dopo la prima gelata, sono ottimi per preparare conserve e marmellate. Seccati e macerati in acquavite e zucchero danno un ottimo liquore. Seccati e tritati si possono usare per fare tè e seccati e ridotti in farina sono stati utilizzati anticamente per fare una specie di pane.
Una rosa lasciata riposare per una settimana nella grappa, conferirà alla stessa un colore rosato ed un aroma delicato, molto indicata nella grappa di moscato.
Nota Questa pianta deve il nome “canina” a Plinio il vecchio che affermava che un soldato romano fu guarito dalla rabbia con un decotto di radici.
Gli steli della Rosa canina costituiscono i portainnesti ideali per le rose coltivate

Osservazione Qui presentiamo, ai fini alimentari, la Rosa canina che fa parte di un grande e complesso gruppo di forme ibridogene con molta difficoltà di determinazione. Aggiungeremo a seguito della scheda Rosa canina alcune foto di specie o varietà che abbiamo creduto di rintracciare. La discussione sul "gruppo Rosa canina" rimane sempre aperta.

Anche in cosmesi la rosa canina è una pianta ampliamente adoperata per la formulazione di acque profumate, creme anti-aging ed antirughe, pomate lenitive contro gli eritemi solari, maschere per il viso ad azione tonificante, levigante ed astringente.
Per il trattamento di pelli sensibili, arrossate e particolarmente delicate, si consiglia l'applicazione di impacchi a base di acqua distillata di rosa canina.

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--------------------------------------------------------------------------- Ricette

Marmellata di petali di rose

Tritare 300g di petali, ben puliti e privi di insetticidi, grossolanamente con una mezzaluna, mescolarli con 300 g di zucchero e il succo del mezzo limone, quindi mescolare a lungo.
Fare scaldare mezzo litro di acqua con altri 300 g di zucchero aggiungendo poi l'impasto di petali di rose. Fare bollire fino ad ottenere la densità desiderata.


Marmellata di frutti di rosa selvatica

Cogliere le bacche ben mature, privarle del gambo, della peluria scura e dei semi, metterle in una pentola, ricoprirle di acqua fredda, portarle ad ebollizione e farle poi bollire a fuoco molto lento per un'ora.
Scolare e passare al setaccio o passaverdure. Rimettere sul fuoco la polpa ottenuta, aggiungendo un po' di acqua bollente e fare cuocere ancora per alcuni minuti. Ripassare di nuovo al passaverdure. Pesare la polpa ottenuta e per ogni kg di polpa aggiungere 500 g di zucchero. Fare cuocere a fuoco moderato sino a densità voluta. Prima di togliere dal fuoco, aggiungere una buccia di un limone grattugiata. Come al solito chiudere la marmellata nei vasetti ancora calda

Confettura di frutti di rosa selvatica

Lavare i falsi frutti, eliminando la parte scura (residuo del fiore) e i semi. Metterli in una pentola coprendoli con vino bianco. Farli riposare almeno una giornata. Quindi mettere sul fuoco e portarli ad ebollizione. Quando sono diventati morbidi, vanno passati al setaccio o passaverdura e pesati. Aggiungere un ugual peso di zucchero e cuocere sino e densità desiderata.