Saxifraga diapensioides
Bell.
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Famiglia: Sassifragacee Nome volgare: Caratteristiche: Fusti semi-legnosi, estremamente ramificati, terminanti in rosette di forma ovoidale allungata, ravvicinate tra loro e formanti un pulvino estremamente compatto, che negli esemplari più annosi può raggiungere i 35 cm di diametro; scapi fiorali lunghi 2-10 cm, pelosi per peli ghiandolari (lunghezza: 0,4-1,1 mm), eretti, avvolti alla base dalla rosetta fogliare (che forma una sorta di manicotto cilindrico), portanti uninfiorescenza (a corimbo) composta normalmente da 2-5 fiori (raramente fino a 9 fiori); foglie ovoidi, carenate, ottuse, molto piccole (1-4 mm), densamente peloso-ghiandolose, appressate al fusto o formanti con esso un angolo acuto, con 5-7 idatodi (particolari fossette, contenenti uno stoma acquifero che permette alla pianta di sbarazzarsi del carbonato di calcio, espellendolo mediante la guttazione), pertanto i pulvini si presentano spesso di colore grigio-verdastro per via degli idatodi incrostati di calcare; fiori ermafroditi attinomorfi (simmetria raggiata), calice con 5 sepali triangolari (lunghi 3-4 mm), petali da spatolati a obovato-spatolati (lunghezza 6-9 mm, larghezza 4-6 mm), bianchi, con nervatura da verde a rossastra (poco evidente), frutto a capsula (larghezza 3-4 mm lunghezza 3-5 mm). Antesi Aprile - Luglio Distribuzione Endemica alpina presente nel settore centro-occidentale delle Alpi sia in Italia che in Francia e Svizzera. In Italia è presente in Piemonte e Valle d'Aosta; presenza incerta in Liguria. Habitat Rupi calcaree e ghiaie consolidate tra 800 e 2800 metri di altitudine. Note Il nome della specie, che significa "simile a Diapensia", fu coniato da Carlo Ludovico Bellardi botanico torinese. Il genere Diapensia appartiene alla famiglia Diapensiacee, simile alle Ericaceae e con distribuzione nelle zone artiche e in Asia Centrale. |
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