Veratrum album L.
|
||||
Famiglia Liliaceae Nome volgare Falsa genziana Caratteristiche .È una pianta erbacea perenne con rizoma
breve, cilindrico, di colore nerastro, munito di numerose radici giallastre.
I fusti fistolosi sono alti 60-150 cm. Tutta la pianta emana odore sgradevole. Habitat: Zona montana. 800-2100 m. E pianta comune in tutto larco alpino.Giugno agosto |
||||
|
||||
Parti velenose della pianta Tutta la pianta; rizoma e radice in particolare (anche secca). Il rizoma è particolarmente velenoso e può essere confuso con la genziana lutea che però è un grosso fittone e la pianta ha le foglie opposte. Sostanze contenute Alcaloidi (jervina, protoveratrina), lipidi, resina. Proprietà farmaceutiche Possiede un'energica azione emeto-catartica, ipotensiva, analgesica, antifebbrile, sternutatoria, scialagoga, vescicatoria, antielmintica, espettorante, ipnotica. Nota Fiorisce per la prima volta dopo dieci anni di vegetazione sotterranea, cresce generalmente negli stessi luoghi della Genziana lutea, con la quale può essere facilmente confuso (ripetiamo) nel periodo di non fioritura a causa della somiglianza delle foglie. |
||||
|
||||
Dal libro "Piante velenose" di Appendino- Luciano - Colombo - Gatti. ed. ArabaFenice - Boves Se pensate che i ciclopi siano un'invenzione letteraria, sbagliate. Un
veratro della California (Veratrum californicum) se consumato da animali
gravidi in un preciso periodo della gestazione (ad esempio, il quattordicesimo
giorno, nella pecora), porta alla nascita di animali "ciclopici",
con un unico occhio al centro della testa. Internet offre una galleria
agghiacciante di foto di agnellini e vitellini deformati dalla dieta della
madre. Il composto teratogeno del veratro americano è un alcaloide
chiamato ciclopamina, attualmente allo studio per il trattamento di alcune
forme di tumore (mielomi) e della psoriasi. La ciclopamina ha una velenosità
particolare, che riguarda esclusivamente il feto, e solo in un periodo
ben preciso del suo sviluppo, con una tossicità trascurabile per
adulti e bambini. I veratri delle nostre Alpi non contengono ciclopamina,
ma un composto ben più tossico, la veratridina. Questo alcaloide
è in grado di bloccare la trasmissione degli impulsi nervosi, impedendo
la respirazione e provocando una caduta drammatica della pressione arteriosa
ed un rallentamento marcato del battito cardiaco. La veratridina apre
e tiene ostinatamente aperto il canale del sodio, la porta di accesso
per questo ione all'interno di una cellula, e questo evento porta, in
ultima analisi, all'impossibilità di trasmettere informazioni fra
un neurone e l'altro. In caso di avvelenamento, la morte avviene generalmente
per asfissia. Non sorprende che il veratro sia stato usato come veleno,
ma è curioso invece il suo impiego nelle polveri starnutatorie,
un uso legato alla sua azione irritante sulle mucose delle vie aeree.
A seguito di alcuni casi di avvelenamento, il veratro è stato tuttavia
sostituito in questo tipo di prodotti da ingredienti meno velenosi. In
passato, il veratro è stato anche usato in medicina per il trattamento
dell'ipertensione, ma questo impiego è stato reso obsoleto dallo
sviluppo dei moderni farmaci anti-ipertensive, che sono molto meno tossici
e più facili da somministrare. |