Famiglia: ScrofulariaceeNome volgare: The svizzero
Caratteristiche: È una pianta erbacea perenne, abbondantemente
tomentosa, con il fusto, lungo 40-50 cm, prostrato nel la parte iniziale
e radicante ai nodi; la parte terminale con le infiorescenze è
ascendente o eretta.
Le foglie, opposte a due a due, variano nella forma da quasi rotonde a
ovali o ellittiche e hanno un picciolo molto corto dilatato alla base
e semiamplessicaule; il margine è dentellato, la superficie è
vellu-tata per la presenza di uno strato di peli morbidi.
I fiori sono portati da numerosi racemi allungati, inseriti nella parte
terminale dei fusti, e possono essere opposti oppure alterni. I fiori,
inseriti con un peduncolo all'ascella di una brattea lineare, hanno il
calice diviso in quattro lobi oblunghi e ottusi; la corolla, di colore
azzurro chiaro o lilla, è tubulare alla base e divisa quindi in
quattro lobi, che sono percorsi da venature di colore più carico.
Il frutto è una capsula racchiusa, nella sua metà inferiore,
fra i lobi del calice persistente; è cuoriforme o subtriangolare
con la superficie pubescente e reticolata.
Habitat: Si trova sia nei boschi che nei pascoli, ma è
più abbondante nei luoghi erbosi. 0-2000 m. Maggio luglio
Proprietà farmaceutiche: Aromatizzanti, aperitive, digestive,
tossifughe, antiinfiammatorie emollienti (Droga usata: la parte aerea
della pianta.)
Uso in cucina: Come bevanda di conforto per favorire l'appetito
e la digestione
Nota: Questa veronica, come indica la parola latina officinalis,
era ritenuta la piú medicamentosa tra tutte le specie dello stesso
genere ed era molto usata nei laboratori delle antiche farmacie.
Il genere Veronica ebbe forse questo nome a ricordo della santa omonima,
che, secondo la tradizione, deterse il volto di Cristo avviato al Calvario
.
Anticamente usata per curare un lungo elenco di malattie, dalla tosse
alla tubercolosi, dalla febbre alla lebbra; oggi si sa che queste proprietà
terapeutiche in effetti non esistono.
V. officinalis e le altre specie affini hanno soltanto la delicata bellezza
dei piccoli fiori azzurri. Questa, in piú, ha solo una modesta
azione digestiva e tonica, che può essere esercitata preparandone
un infuso, il cosiddetto "tè svizzero".
È una specie abbondante nelle zone montane e il suo habitat preferito
sono i prati aridi e i margini dei boschi, dove può formare un
gradevole tappeto di fiori.
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