Vincetoxicum
hirundinaria Medicus Vincetoxicum officinale | ||||
Famiglia: Aclepiadacee Nome volgare: Vincetossico Caratteristiche: Pianta perenne, erbacea, rizoma strisciante,
fusti eretti, striati, con 2 linee di peli, talvolta leggermente ritorti,
lignificati alla base, striati; altezza sino a 1 m. Habitat: Al margine dei boscho, lungo le siepi, luoghi rocciosi. 0-1000 m. Maggio agosto Proprietà farmaceutiche: Diuretiche, depurative, antireumatiche, emetiche (Usare con cautela: contiene pricipi attivi tossici) | ||||
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie. Tipo corologico: Eurasiat. - Eurasiatiche in senso stretto, dall'Europa al Giappone. Antesi: maggio÷agosto Habitat: Boschi radi, dirupi cespugliosi e solegiatti; 0÷1.700 m s.l.m. Etimologia: Il nome del genere deriva da "vinco" vincere e "toxicum" veleno: disintossicante, perché si riteneva questa pianta efficace contro gli avvelenamenti; l'epiteto specifico è relativo alle rondini, da "hirundo" rondine, con riferimento alla radice a coda di rondine. Proprietà ed utilizzi: Specie officinale tossica Costituenti principali sono: miscela di glicosidi, vincetossina, vincetossicosidi
A e B, alcaloidi; nei semi è presente un principio cardiologicamente
attivo. Curiosità: Esiste una stretta relazione tra la presenza del Vincetossico e un piccolo fungo: Cronartium flaccidum (Alb. et Schw.) Wint, agente della ruggine vescicolosa della corteccia dei pini a 2 aghi, che per completare il suo ciclo vitale, si serve del Vincetossico quale ospite intermedio. |