Anemone ranunculoides
L.
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Famiglia: Ranunculaceae Caratteristiche: Pianta erbacea perenne con rizoma fusiforme
e fusti eretti esili, alti 15-25 cm. Le foglie hanno la lamina palmato-partita
divisa in 3-5 segmenti lanceolati, irregolarrnente inciso-lobati. Altre specie Anemone baldensis, Anemone hepatica, Anemone narcissiflora,
Anemone nemorosa. Habitat: Diffusa nelle regioni fredde e temperato-fredde. Cresce nei boschi di latifoglie (soprattutto faggete e querceti), nelle radure e noi luoghi ombrosi. (0-1500 m.) Diffusione Molto comune. Proprietà farmaceutiche: Per uso esterno. Con molta prudenza e sotto controllo medico viene utilizzata contro i dolori articolari, ed in omeopatia come emenagogo. Sostanze contenute La tossicità degli anemoni è piuttosto elevata, per la presenza di alcaloidi, del glicoside tossico ranuncolina. Parti velenose della pianta La tossicità interessa praticamente tutta la pianta. Nota La maggiore pericolosità si presenta con la pianta
fresca, infatti l'essiccazione determina la decomposizione dei prodotti
tossici in composti più semplici e praticamente privi di effetti
dannosi.. |
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Da "Piante velenose" di Appendino- Luciano - Colombo - Gatti. ed. ArabaFenice - Boves. Più che tossicità vera e propria, nel caso degli anemoni
si può parlare di pericolosità legata essenzialmente al
contatto con le parti aeree della pianta, che, analogamente ad altre piante
della famiglia delle Ranuncolaceae, contengono elevate concentrazioni
di ranunculina. Per distruzione dei tessuti vegetali (ad esempio stropicciando
fra le mani alcune foglie), la ranunculina viene degradata a protoanemonina,
un lattone irritante e volatile, che si inattiva spontaneamente nel tempo
per dimerizzazione a anemonina, un composto innocuo. Il pericolo sussiste
quindi solo con la pianta fresca. |