Famiglia: Leguminose Nome volgare: Galega.capraggine Caratteristiche:
Pianta erbacea perenne con un corto rizoma da cui si diparte un abbondante
sistema radicale; il fusto è alto fino a un metro e anche di più
nelle piante coltivate. Le foglie sono alterne sul fusto; alla base del picciolo
sono inserite due brattee, dette stipole, allungato-acuminate; le foglie sono
imparipennate, hanno cioè un numero dispari (undici-diciannove) di foglioline;
queste sono oblungo-lanceolate e mucronate all'apice, cioè hanno una punta
sottile posta all'apice; il margine è intero. I fiori, riuniti in racemi
all'ascella delle foglie superiori e più lunghi di queste ultime, hanno
un corto peduncolo con una brattea molto sottile alla base; il calice, di forma
campanulata, ha cinque denti triangolari allungati; la corolla, lilla pallido
o celeste, ha la stessa struttura di quella del Fagiolo con una carena, due ali
e un vessillo. Il frutto è un legume lineare-cilindrico ristretto nello
spazio fra un seme e l'altro; i semi sono allungati, compressi lateralmente e
di colore bruno. Habitat: Luoghi umidi ed erbosi.0-1300 m.
Maggio luglio
Proprietà farmaceutiche: ipoglicemizzanti, rinfrescanti.
(Droga usata: parte aerea della pianta).
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Nota provvisoria
Ho visto che una pianta su cui si potrebbero dire tantissime cose è
la Galega officinalis. La metformina di cui si parla tanto (e di cui è
in corso un serio studio in USA per valutare se effettivamente allunga
la vita) è stata modellata sulla struttura di un alcaloide contenuto
nella pianta e ci sono tantissime storie da raccontare.
Con la metformina la vita si allunga fino a 120 anni ???!!!???
Un farmaco di larga e primaria utilizzazione nel trattamento farmacologico
del diabete di tipo 2, la metformina, di cui l'italiano e sardo Sergio
Muntoni già negli anni '70 aveva intuito - spesso inascoltato -
meccanismo d'azione e potenzialità potrebbe assurgere al ruolo
di farmaco'allunga vita'. Ricercatori del Buck Institute for Research
on Ageing della California, sulla scia anche di studi europei, hanno dimostrato
come, negli animali, l'assunzione di metformina rallenti decisamente l'invecchiamento,
allungandone le aspettative di salute e quelle di vita anche del 40%.
La scommessa su cosa accadrà sull'uomo è ancora aperta.
La Food and Drug Administration americana ha ora dato il consenso alla
sperimentazione umana e ha approvato una fase successiva di ricerca su
volontari. La selezione ha raccolto 3000 candidati tra i 70 e gli 80 anni.
Chissà se la metformina - 'farmaco dell'insulino-resistenza' e
in quanto tale pilastro nella terapia del diabete - potrà realmente
rallentare il processo di invecchiamento e le malattie e le patologie
correlate. Avrebbero così prova le segnalazioni che mettono in
relazione iperinsulinemia e insulino-resistenza correlata agli acidi grassi,
non solo con il diabete e i disordini metabolici relati e le loro conseguenze
cardiovascolari, ma anche con molti tumori e con la degenerazione cerebrale
(malattie come Alzheimer e Parkinson).
Scriveva Sergio Muntoni in quegli anni lontani sulle biguanidi, classe
di farmaci di cui la metformina fa parte : "
farmaci capaci
di determinare, a concentrazioni terapeutiche, inibizione selettiva dell'ossidazione
degli acidi grassi
aumentata in condizioni di obesità e di
diabete dell'età matura
". Almeno due messaggi da quelle
parole così lontane e tanto attuali : il primo, attenzione al grasso
e ai grassi ! Il secondo, la metformina è farmaco capace di 'cose'strabilianti,
ma è farmaco ! Attenzione sempre al suo corretto uso ! E fino a
dimostrazioni altre affidiamo il nostro futuro in primis alle strategie
non farmacologiche: il mantenimento di unpeso 'giovanile' e un'attività
fisica 'pre-motorizzazione'.
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