Ilex
aquifolium L. | ||||
Famiglia: Aquifoliacee Nome volgare: Agrifoglio Caratteristiche
morfologiche: Caratteristiche biologiche ed ecologiche: Habitat: Qua e là nei boschi della regione submontana. Proprietà farmaceutiche: Diuretiche, tossifughe, antireumatiche, antiartritiche, febbrifughe.(Droga usata: corteccia e foglie). Uso in cucina: Le foglie (secondo il Mattirolo) possono essere
usate come succedaneo del the | ||||
Da "Piante velenose" di Appendino- Luciano - Colombo - Gatti. ed. ArabaFenice - Boves. Più che per la sua velenosità, l'agrifoglio era noto in passato per i suoi curiosi utilizzi domestici. Le foglie erano infatti avvolte intorno alle funi alle quali si appendevano le carni salate per evitare che i topi le mangiassero, e la pianta era usata per la fabbricazione di scope. Oggi l'agrifoglio è invece diventato una delle piante tradizionalmente associate al Natale. Il colore rosso vivo delle bacche e la diffusione come pianta ornamentale rendono l'ingestione dei frutti da parte dei bambini un evento abbastanza comune. I sintomi sono essenzialmente gastro-intestinali (nausea, vomito, diarrea) e si manifestano per ingestione di almeno 2 o 3 frutti. Non sono noti nella letteratura recente casi di avvelenamento letale, che sono invece descritti in articoli pubblicati nell'ottocento, e la cui validità andrebbe valutata in senso critico. Diversamente dai suoi parenti sudamericani, come Ilex paraguariensis (maté), che contengono concentrazioni elevate di caffeina, l'agrifoglio contiene solo tracce di una xantina, la teobromina, e non contiene caffeina. I sintomi gastro-intestinali che caratterizzano l'ingestione dei frutti sono probabilmente dovuti alla presenza di saponine, ma la pianta è stata finora scarsamente studiata dal punto di vista dei suoi costituenti chimici. La presenza di composti ancora mal definiti strutturalmente quali ilicina e ilixantina testimonia più che altro la scarsa attenzione che la pianta ha finora ricevuto. |