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Lonicera caprifolium
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Famiglia: Caprifoliacee Nome volgare: Manine
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Caratteristiche: È una pianta legnosa con fusti volubili
che si arrampicano sulle altre piante; i fusti sono molto ramificati e
pelosi nelle parti giovani. Habitat: Luoghi boschivi e lungo le siepi.0-1200 m. Maggio luglio Diffusione Comune Altre specie L.alpigena L.- L.nigra L.- L.xylosteum L.(In prov.
di Cn) Sostanze contenute Contiene acido salicilico, glucosidi, mucillagini ed olii essenziali. Parti velenose della pianta Unica parte da non consumare sono le bacche per il loro contenuto tossico. Proprietà farmaceutiche: Bechiche, espettoranti, antispasmodiche, antiinfiammatorie, astringenti. (Droga usata: foglie e fiori). Nota Il caprifoglio, conosciuto nell'antichità con il nome di madreselva, era già usato come pianta medicinale dagli egizi, greci e romani. Curiosità Vuole la tradizione che i fiori, posti nella stanza di una fanciulla, favorirebbero i sogni d'amore, così come, tenuti in casa delle fanciulle nubili, propizierebbero il matrimonio. |
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Dal libro "Piante velenose" di Appendino- Luciano - Colombo - Gatti. ed. ArabaFenice - Boves. Le bacche del caprifoglio sono tradizionalmente considerate velenose, ma la documentazione a supporto è molto limitata, e la loro ingestione è, il più delle volte, asintomatica. Le bacche hanno inoltre sapore amaro, che ne deterre il consumo da parte dei bambini. Esistono poche informazioni sui composti contenuti in questa pianta. |
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