Paris quadrifolia
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Famiglia Liliaceae

Nome volgare Uva di volpe

Caratteristiche Pianta alta sino 50 cm, con rizoma orizzontale, fusto eretto, cilindrico, glabro, glauco, spesso più o meno violetto in basso portante alla sommità un verticillo di 4, raramente 3-5, foglie con lamina ellittica, ovale, lanceolata, acuta.
Il fiore è unico su un peduncolo eretto di 3-6 cm, inserito al centro del verticillo fogliare, fiorisce da giugno a luglio;
Il frutto è una bacca nero-bluastra, sferica, con numerosi semi bruni, matura in agosto.

Habitat Cresce nei boschi e in luoghi freschi e ombreggiati. 200-2000 m. Giugno luglio

Diffusione Comune. E’ presente in tutte le regioni alpine ed appenniniche

Sostanze contenute Alcaloidi, saponine triterpeniche, tannini, trimetilamina.

Parti velenose della pianta Tutta le pianta, ma in particolare il frutto.

Proprietà farmaceutiche: Pianta velenosa.Purgative, emetiche, narcotiche, antispasmodiche.

 
Particolare- - Frutto

Curiosità Il nome pare derivi da quello di Paride perché la posizione della bacca, posta tra 4 foglie, ricorda il pomo della discordia: secondo la leggenda Eris, dea della discordia, lanciò una mela con la scritta "alla più bella" tra le dee Era, Athena e Aphrodite scatenando la loro rivalità; la contesa venne infine risolta da Paride in favore di Aphrodite, la quale gli aveva promesso l'amore della bella Elena.

   

Dal libro "Piante velenose" di Appendino- Luciano - Colombo - Gatti. ed. ArabaFenice - Boves

Le belle bacche colorate di questa pianta sono ricche di saponine, che causano sintomi da irritazione intestinale (vomito, diarrea, nausea) per ingestione. La pianta era usata dai medici rinascimentali come antidoto contro i veleni, ed esistono, in generale, pochi studi moderni sui suoi costituenti e le loro proprietà biologiche