Caratteristiche: Pianta
erbacea perenne con numerose radici tuberoso-carnose riunite in fascetti; il fusto,
semplice o ramificato, è alto fino a 30 cm, è sdraiato, ascendente
o eretto. Le foglie sono in parte disposte a rosetta, in parte inserite sul
fusto: le prime hanno un lungo picciolo slargato alla base in una guaina biancastra,
la lamina ovale con la base cuoriforme, il, margine da intero ad angoloso od ondulato,
la consistenza carnosa; quelle inserite sul fusto sono più piccole,
hanno il picciolo più cortó e talvolta hanno dei piccoli bul-billi
all'ascella. Le foglie sono verdi e presentano spesso una macchia rosso-porporina
vicino all'attaccatura con il picciolo. I fiori sono solitari su lunghi peduncoli
che sorgono all'ascella delle foglie; il calice ha tre sepali ellittici; la corolla
è formata da un numero variabile di petali: da un minimo di sei-otto fino
a un massimo di dodici; questi sono oblungo-lanceolati, di colore giallo intenso
e lucenti. Il frutto è formato da numerosi acheni ovoidali, con l'apice
acuminato, inseriti sul ricettacolo. Habitat: Cresce in luoghi freschi:
boschi, campi, scarpate. 0-1300 m. Febbraio maggio Proprietà farmaceutiche:
Vescicatorie, revulsive. L'uso pratico di questa pianta è sconsigliabile.
Uso in cucina: Le foglie giocani vengono usate nelle insalate
e specialmente nelle minestre primaverili. Secondo il Mattirolo i fiori
sotto aceto possono sostituire i capperi e i tubercoletti radicali possino
essere mangiati dopo cottura.
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