Saponaria officinalis L.
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Particolari: Semi

Famiglia: Cariofillacee

Nome volgare: Saponina

Caratteristiche: Pianta perenne erbacea, provvista di rizoma strisciante, ramificato di colore bruno rossastro, cespugliosa; fusti eretti o ascendenti, glabri o leggermente pubescenti, talvolta legnosi alla base. Alta sino a 70 cm.
Gli steli sterili o semplici hanno foglie opposte, ovali, oblunghe e ricurve. Le inferiori brevemente picciolate , le superiori sessili e opposte ai nodi, ricoperte di peli corti o glabre, rugose sugli orli, con 3 nervature rilevate.
I fiori di colore rosa più o meno intenso, con 5 petali appena smarginati , calice violaceo, tubuloso e pubescente, sono riuniti in cime compatte alla sommità degli steli. Emanano un delicato profumo, soprattutto verso sera.
I frutti sono capsule oblungo-piriformi che contengono numerosi semi neri.

Habitat: Talvolta coltivata negli orti e nei giardini come pianta medicinale e ornamentale, si rinviene inselvatichita nei prati, nei fossati, lungo i fiumiciattoli, nei luoghi umidi e ombrosi o sassosi. E' diffusa dalla pianura alla media montagna. 0-1000 m.Giugno agosto

Proprietà farmaceutiche: Pianta conosciuta fin dall'antichità, la saponaria era assai coltivata negli orti e nei giardini. La pianta oltre che resina e vitamina C, contiene saponina. Le sue proprietà sono principalmente depurative, diuretiche, sudorifere e toniche. Il decotto si usa anche nei casi di pigrizia epatica e nelle dermatosi. (Droga usata. radici e foglie).
Avvertenze: usare con prudenza e solo dietro prescrizione medica. Rispettare scrupolosamente le dosi. Confezionare, filtrare e utilizzare subito i preparati, senza mai lasciar macerare la pianta o le sue parti nell'acqua. Il macerato, infatti, potrebbe essere tossico. La pianta contiene saponina che in dosi elevate può causare disturbi e risultare velenosa.

Uso in cucina: La saponaria non viene utilizzata in cucina.

In campo estetico: si può preparare un eccellente shampoo per capelli fragili. L'alto contenuto di saponine, sostanze che nulla hanno in comune con il sapone se non la proprietà di produrre schiuma a contatto con l'acqua, hanno meritato il nome a questa pianta che veniva utilizzata dal popolo come detersivo. Il suo rizoma raccolto in autunno dopo la fioritura serviva per lavare la lana. La saponaria serviva anche per confezionare rudimentali paste dentifrice.