Spartium junceum L.
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Fiori1 - Fiori2 - Foglie - Fusto - Frutto - Semi

Famiglia Papillionaceae

Nome volgare Ginestra

Caratteristiche Pianta arbustiva, alta sino a 2 m, con fusto eretto o ascendente, cilindrico, fibroso, cavo.
Le foglie sono semplici, sessili o brevemente picciolate, rade e distanziate sul caule, con margine intero, glabre, di colore verde scuro, sericee nella pagina inferiore, presto caduche tanto che sono quasi scomparse alla fioritura.
I fiori profumati, ermafroditi, in racemi apicali, sono gialli; corolla glabra, costituita da un vessillo eretto, arrotondato con apice mucronato, più lungo delle ali ovate o ellittiche, libere poste ai lati e in basso da due petali liberi ma aderenti con apice ricurvo.
Il frutto, detto baccello, è appiattito, di colore marrone a maturità, e contiene dai 10 ai 18 semi.
La ginestra fiorisce da aprile ad agosto.

Habitat Luoghi aridi, radure, terreni calcarei; pianta pioniera che si adatta in ogni tipo di terreno. Fiorisce maggio giugno, fino a 600 m.l.m.

Proprietà farmaceutiche Lassative, diuretiche, narcotiche. Le proprietà farmacologiche derivano dall’elevato contenuto in sparteina, un alcaloide responsabile dei sintomi dell’intossicazione, consistenti in nausea, vomito, diarrea, dilatazione delle pupille, salivazione, sudorazione e vertigini. Alcuni casi di intossicazione multipla da questa pianta sono derivati dalla preparazione di un risotto “ai fiori di ginestra” consigliato da una rivista.
L'usu di questa pianta è riservato ai medici.

Curiosità Della Ginestra odorosa parlano Teofrasto e Plinio nell'età classica; di recente cantata da Giacomo Leopardi nell'ode al Vesuvio.

Nota L'avvertenza è di non utilizzare le ginestre per preparare medicamenti erboristici e di non ingerire alcuna parte di questi arbusti: accontentiamoci di godere della bellezza di queste piante, abbagliante quando sono all'apice della loro splendida ed abbondante fioritura.

 

Dal libro "Piante velenose" di Appendino- Luciano - Colombo - Gatti. ed. ArabaFenice - Boves

Tutte le parti della ginestra sono molto velenose per la presenza dell'alcaloide citisina, concentrato soprattutto nei semi, dove la sua concentrazione può superare l'1% sul peso secco. La citisina si comporta da analogo ultrapotente dell'acetilcolina, un neuromediatore, come discusso nel capitolo del maggiociondolo. E' interessante notare che, nonostante il termine Spartium faccia pensare alla sparteina, in realtà la ginestra non contiene questo alcaloide. Dalla pianta si ottiene una fibra che era usata per le vele delle navi, in quanto più resistente alla salsedine di altre fibre (canapa, lino).