Tamus communis L.
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Famiglia Discoreaceae
Nome volgare Tamaro Caratteristiche Pianta erbacea perenne provvista di una robusta
radice carnosa, simile a un tubero, da cui, in primavera, si originano
i fusti eretti simili ai turioni degli Asparagi ma con l'apice incurvato
verso il basso; quando si sviluppano, i fusti si attorcigliano sugli arbusti,
vicini.. |
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Habitat: Nei boschi, nelle macchie, nelle siepi. 0-800 m. Aprile maggio Diffusione Molto comune |
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Sostanze contenute Saponine steroidali, fitosteroli, istamina,
pectine, potassio ossalato. Proprietà farmaceutiche: Emetiche, purgative, stimolanti.
(Droga usata: la radice). Uso in cucina: Pianta velenosa; i frutti possono essere mortali.
Tuttavia i giovani germogli sono largamente usati e consumati come quelli
del luppolo o dei comuni asparagi. Curiosità In Francia il Tamaro è noto come "Herbe aux femmes battues", cioè "erba per le donne picchiate". Tale denominazione nasce dall'uso terapeutico della polpa grattugiata della radice applicata come impacco su contusioni, ematomi e distorsioni. |
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Dal libro "Piante velenose" di Appendino- Luciano - Colombo - Gatti. ed. ArabaFenice - Boves Le bacche di questa pianta, oltre a saponine, contengono aghi di ossalato di calcio che causano irritazione anche massiva su pelle e mucose. Le bacche essiccate erano note come "uva tamina" ed usate dai romani per il trattamento dei pidocchi. I getti primaverili della pianta sono eduli dopo cottura, anche se mantengono un sapore amarognolo, assente invece negli asparagi. |