La cappella di Santa Libera
 
Torna a
pag. Ceva
 

 


Da "Ceva e la sua zona"
di Padre Arcangelo Ferro

Al centro della Torretta vi è anche una piccola cappella detta di S. Libera.
Vi era aggregata una cappellania fondata con suo testamento da Nicolao Baveri neI 1724, coll'obbligo di provvedere la cappella dei necessari arredamenti sacri, di tenerla in buono stato, di farvi celebrare una messa ogni settimana e di solennizzarvi la festa di S. Libera il secondo giorno di Pentecoste. Con altra disposizione si stabili di farvi celebrare una messa in tutti i giorni festivi nella stagione invernale, cioè dai Santi (I novembre) a Pasqua.



La cappella di S. Libera vista dalla
strada della Torretta
 
Anche i beni della suddetta cappellania erano stati incamerati al tempo del governo francese; nondimeno all'epoca dell'Olivero si continuava a soddisfare agli obblighi e gli eredi del fondatore possedevano ancora molti beni stabili più che sufficienti per l'adempimento del legato.
Il padre Giuscppe da Bra fa notare che nel Martirologio Romano non si trova alcuna santa che porti il nome di Libera, ma solo una chiamata Liberata, la cui festa però ricorre il 18 genn.
Egli pensa che col nome di Libera non si alluda ad una santa, ma bensì alla Madonna invocata sotto il titolo di Liberatrice.
Fra i vari argomcnti che porta, vi è anche quello che nella icona sull'altare è rappresentata non una santa Libera, ma vi è bensì una bella tela della Madonna col Bambino, del Seicento.
Se così stanno le cose, e siccome questa cappella non è menzionata sul
Theatrum, è probabile che sia stata costruita solo dopo la peste del 1630 - 31 e dedicata alla Madonna sotto il titolo di Liberatrice, per essere liberati da tutti i mali ed i pericoli, e soprattutto dal flagello della peste.
 
 
 
Dipinto situato nella cappella dietro all'altare.
Si racconta che il quadro si stato dipinto o donato da un maniscalco
come rigraziamento alla Madonna per aver salvato la moglie incinta
di due gemmelli (a sinistra nel quadro).