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La chiesetta di San Carlo
 
 
Dal libro di A.Ferro "Ceva e la sua zona" 2001 - Edizioni Stilgraf

La cappella di S. Carlo in Valgelata, ora via Derossi, e su di una piazzetta detta di Piantabella, fu costruita poco dopo la canoninazione di questo Santo, avvenuta nel 1610. Difatti già nel 1611 si trova che il comune di Mombasiglio pagava una somma annua di lire 18 e soldi 11 in favore di San Carlo. Dovette essere stata terminata già avanti il 1618, perchè in quell'anno è già stabilito un legato di messe da celebrarsi.
Nell'interno è ornata di affreschi del 1631 - 32 del pittore Giovanni Arigone.

La chiesetta di San Carlo in
via Derossi (Valgelata)
 
 

Alcune pitture sono state fatte eseguire a spese proprie da alcune pie persone quali la signora Livia Arezzo d'Ocelli di Ceva, Antonio Macellari e Rocco Gomo.
Questa cappella, dice l'Olivero, è la più ricca di legati pii. Ancora al suo tempo (1850) si celebravano in essa nel decorso dell'anno circa 490 messe portate dai seguenti legati testamentari: 30 da testamento di Gherardo Peccolo deI 1618, 260 di Giovanni Battista Mantilleri del 1658; 200 del canomco Greborio del 1751.
Nel 1640 l'insigne benefattore Giovanni Battista Mantilleri donava una casa ed i censi perpetui che la cappella possedeva nella città e nei dintorni servivano al mantenimento di un cappellano titolare. L'amministrazione dei redditi rn tenuta da tre fidecommissari nominati dagli abitanti di Valgelata.
Il papa Clemente XII il 6 agosto 1734 concesse l'indulgenza plenaria, alle solite condizioni, a chi visitasse questa cappella dai primi vespri di S. Carlo sino al tramonto del sole del giorno della sua festa (quattro novembre).
I redditi di questa cappella furono poi incamerati una prima volta dal governo francese e poi definitivamente dalla legge Siccardi neI 1866
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Sotto alcuni degli affreschi del 1600 nella chiesetta di San Carlo

 
 

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