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Habitat: cresce su ceppaie interrate, pricipalmente di latifoglie (querce, castagno, pioppo e faggio), ma anche di Abete bianco e Pino.

Commestibilità: praticamente non commestibile

Not edible

 

 
.Armillaria gallica Marxmuller & Rom.
Armillaria bulbosa (Barla)Velen
Armillaria lutea

 Cappello: 4-13 cm, convesso, poi più spianato, con umbone ottuso, con margine debolmente striato, leggermente fioccoso. Cuticola dal giallo-ocra all' ocra-bruno con minute granulazioni piu fitte al centro di colore giallo bruno o bruno-grigio.

Lamelle: Lamelle subdecorrenti, fitte, biancastre poi giallastre con macchie rossastre in vecchiaia.

Gambo: 4-13 x 0,5-2,5 cm, clavato con base nettamente bulbosa, talvolta grinzosa, striato, con fibrille o squamule e residui di velo. Di colore ocra-bruno, con base più scura. Anello giallastro, quasi fugace in vecchiaia, si dissocia, caratteristicamente, in modo ragnateliforme.

Carne: Tenera nel cappello, biancastra, nel gambo fibrosa, brunastra alla base. Odore e sapore gradevoli, fungini.

Spore: bianche in massa, ellittiche, lisce, 7-8 x 5-6 µm.

Habitat: cresce su ceppaie interrate, pricipalmente di latifoglie (querce, castagno, pioppo e faggio), ma anche di Abete bianco e Pino.

Commestibilità: Commestibile con cautela, dopo cottura, sono sempre più frequenti i casi di tossicità. Gambo coriaceo da scartare. Non congelare: può sviluppare una tossina.