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Habitat: raro nei boschi, ma copioso nelle sue stazioni.
Commestibile
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Gomphus
clavatus (Pers) S.F. Grayt. |
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Carpoforo: carnoso, 4-10 cm di altezza per 2-6 di larghezza, a forma di tronco di clava tronca, più o meno irregolare e lobata. Superficie imeniale percorsa da sottili pieghe e venature (non da lamelle vere e proprie). Superfici inizialmente di colore lilla violetto, presto misto a colori meno vivaci, giallastri, giallo-bruni, che nel fungo adulto possono essere dominanti, nascondendo del tutto l'originale pigmento violetto. Le colorazioni giallastre sono dovute in parte alla sporata, di questo colore. Gli esemplari sono spesso riuniti a gruppi di tre quattro, saldati tra loro alla base. Carne: biancastra, tenera, abbondante, priva di odori o sapori particolari, facilmente invasa dalle larve. Habitat: estate-autunno, soprattutto in boschi di conifere (abete), ma anche in boschi misti con latifoglie. Non comune, ma spesso abbondante nei luoghi di crescita. Commestibilità: ottimo commestibile. Gomphus clavatus è specie dalle ottime qualità organolettiche, tra l'altro molto redditizio e carnoso. Cresce spesso formando dei gruppi molto numerosi, con parecchi esemplari disposti a file o a cerchi. È un fungo praticamente inconfondibile, grazie alla sua forma di tronco di cono o di clava e ai colori più o meno violetti. Di forma simile ma con colori diversi, non violetti, sono le specie del genere Clavariadelphus, in particolare Clavariadelphus truncatus e C. pistillaris, anch'esse commestibili per quanto di pregio inferiore. | ||