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Mercoledì 3 marzo 2004
NERO CARDINALE
testo e regia di Ugo Chiti
con Alessandro Benvenuti, Massimo Salvianti, Teresa Fallai, Alessio
Venturini, Lucia Socci, Dimitri Frosali, Andrea Costagli, Giuliana
Colzi,
Luigi Fiorentino, Francesco Gabbrielli, Maurizio Lombardi
ARCA AZZURRA TEATRO
BENVENUTI srl coprodotto da Il Contato/Teatro Giacosa di Ivrea
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È una sera di Carnevale del 1707. Il Cardinale Francesco Maria
de' Medici, convocato con urgenza dal fratello, il granduca Cosimo Terzo,
è strappato dalla felice carnalità della sua villa di Lappeggi,
nella quale si è guadagnato il soprannome di "cardinal cuccagna",
e accolto nella fredda residenza granducale. La dinastia è in pieno
declino, i figli di Cosimo non riescono a dare un erede che garantisca
la discendenza. Cosimo vede in Francesco Maria l'ultima speranza. Il fratello
crapulone, Cardinale unicamente per motivi dinastici, deve "scardinalarsi",
sposarsi, dare alla famiglia Medici un erede e con esso un futuro.
È questa la cronaca dell'ultimo tentativo di sottrarsi ad una decadenza
che ha attratto in modo particolare l'autore; una seduzione che nasce
dal trovarsi come al centro di un naufragio dove, una circolare inesorabilità,
sembra inghiottire ogni dinamica di vita. Muovendosi nel caos dell'ultimo
atto di una grande famiglia e nella vicenda di un uomo che decide di abbandonare
il suo mediocre ruolo di "secondo", che lo ha sempre visto soccombere
davanti al fratello maggiore granduca Cosimo, Chiti scopre strane superfici
riflettenti che annullano le distanze fra passato e presente. Non è
solo un esempio di corso e ricorso storico, ma una più sottile
specularità, una beffarda sconsolata aderenza al profilo di un
uomo, che malgrado la sua distanza storica dal tempo presente ha caratteristiche
che ne fanno sicuramente una figura contemporanea. Un personaggio dalla
becera sontuosità, che si contrappone alla gelida stitichezza degli
altri, che sproloquia privilegiando i destini del corpo e della tavola
prima che quelli nel mondo, che inalbera toni bizzosi e sfiora una lapidarietà
da veggente davanti all'ipocrisia e alle bigotte paure del potere che
lo circonda.
In Nero Cardinale Chiti mette a fuoco un personaggio "minore"
della grande dinastia fiorentina che gli è valso la vittoria al
prestigioso premio Riccione, e continui riconoscimenti e attestazioni
di stima da parte di attori e registi, e oggi l'Arca Azzurra, la "sua"
compagnia, decide di metterlo in scena con Alessandro Benvenuti entusiasta
interprete nel ruolo del protagonista.
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