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Domenica 8 febbraio 2004
ROMEO E GIULIETTA
di William Shakespeare
con Lorenzo Gleijeses, Florens Fanciulli e altri 15 attori da definire
regia di Nikolaj Karpov
TEATRO STABILE DI CALABRIA

Nella produzione shakespeariana e nella letteratura mondiale, Romeo e Giulietta è un'opera senza pari perché è la visione di un amore irriducibile che muore del proprio idealismo e della propria identità. Prima di Romeo e Giulietta, vi sono alcuni esempi isolati di personaggi realistici nelle opere di Shakespeare : Lance nei Due gentiluomini di Verona, Faulconbridge il Bastardo in Re Giovanni e Riccardo II, sovrano autodistruttivo e superbo poeta metafisico. Il quartetto composto da Giulietta, Mercuzio, la Nutrice e Romeo supera in numero ed energia questi primi passi verso l'invenzione dell'umano. In quanto opera teatrale, Romeo e Giulietta è importante grazie a questi quattro personaggi creati con tanto entusiasmo. È più facile notare la lividezza di Mercuzio e della Nutrice che assorbire e sostenere la grandezza erotica di Giulietta e lo sforzo eroico che Romeo compie per imitare il sublime stato di innamoramento della giovinetta. Con un'intuizione profetica, Shakespeare sa che, se vuole che gli spettatori siano degni di comprendere Giulietta, lui dovrà guidarli oltre le ironie oscene di Mercuzio, perché la sublimità della fanciulla è il dramma e garantisce la tragedia di questa tragedia. Per fare in modo che il dramma continuasse a essere quello di Giulietta e Romeo era necessario uccidere Mercuzio, l'esibizionista del testo; immaginiamo che Mercuzio sia ancora vivo negli atti VI e V, e la lotta tra la vita e la morte scomparirebbe. Investiamo troppo in Mercuzio perché lui ci protegge dal nostro fatalismo erotico; questo personaggio svolge una funzione centrale del dramma. Lo stesso vale, in modo ancor più oscuro, per la Nutrice, che contribuisce alla catastrofe finale. La Nutrice e Mercuzio, entrambi molto amati dal pubblico, sono tuttavia dei guastafeste, in modi diversi ma complementari. A questo punto della sua carriera, può darsi che Shakespeare abbia sottovalutato le proprie capacità, perché Mercuzio e la Nutrice continuano ad affascinare il pubblico, i lettori, i registi e i critici. La loro loquacità li trasforma in precursori di Touchstone e Jacques, due ironisti sfacciati, ma anche dei cattivi Iago ed Edmund, manipolatori pericolosi ed eloquenti.

Harold Bloom