Sabato 12 gennaio 2002

L'UOMO, LA BESTIA E LA VIRTU'
di Luigi Pirandello
con Gisella Bein, Giovanni Boni, Monica Fantini,Giorgio Lanza,
Marco Pajolo, Lino Spadaro, Margherita Volo
regia a cura della compagnia
ASSEMBLEA TEATRO

Cos'è la leggerezza?
Nell'ambito dello spettacolo circense (leggi trapezisti) significa fare un intenso lavoro di muscolazione specifica per poi esibirsi nell'esercizio dando l'impressione di non esprimere alcuna fatica, beffandosi della gravità. Con leggerezza appunto!
Nel teatro di prosa è più o meno la stessa cosa: più il lavoro di muscolazione è ben fatto (e qui si intende il lavoro sul personaggio, la memorizzazine, l'interagire con i colleghi-personaggi, l'ascolto), maggiormente si è in grado di raccontare il testo, lasciando che il fitto intrecciarsi delle parole e quindi il dipanarsi della vicenda scorra appunto con leggerezza.
A volte alleggerire significa semplicemente anteporre, tagliare, posporre, privilegiare il protagonismo di maniera a scapito della vita di altri personaggi, proporre un'unica chiave di lettura al fruitore.
Nel nostro caso si è scelta invece l'integralità della lettura, dove per integralità si intenda la reppresentazione dell'intera commedia concepita da Pirandello senza tagliare nè aggiungere una virgola a quanto da Lui scritto.
L'integralità si propone dunque con il fascino della pienezza, ma occhieggia il possibile rischio dell' eccessiva durata. Per ovviare a ciò, e rimanere fedeli al proposito, si è reso necessario aumentare la velocità di scansione della partitura, facendo molta attenzione a non perdere di vista l'intensità e la benedetta e mai dimanticata leggerezza
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