Sabato 23 febbraio 2002
La signorina Julie
di August Strindberg
con Micol Pambieri, Luca Scaglia
e Silvia Iannazzo
regia di Beppe Navello

La vicenda trae spunto da un fatto di cronaca: la contessina Julie, reduce da un fidanzamento fallito, si unisce al ballo festoso della servitù nella notte di S.Giovanni e cerca di irretire Jean, un affascinante ma equivoco cameriere. Per Jean seguire i desideri di lei può rappresentare l'accesso ad un mondo di ricchezza cui ha sempre aspirato. Più tardi la contessina, pentita, si batte tra propositi di fuga e suicidio e vorrebbe, perlomeno, illudersi di essersi abbassata al livello di un servo per amore; ma al contrario Jean rinfaccia brutalmente alla donna il suo comportamento e vuole anzi ricavare un utile economico da quanto è accaduto.
Timorosi di venire scoperti decidono di fuggire insieme, ma alle prime luci dell'alba, Jean con freddo impulso, uccide il canarino che Julie voleva portare con sè simbolo, forse, di aspirazione alla libertà e all'amore.
L'improvviso ritorno del Conte riporta Jean ai propri doveri di servo e Julie, provata da questo impossibile rapporto, come in trance ipnotica, prega l'amante di volerle dare l'ordine di uccidersi. E Jean, con cinismo, esegue,mettendole in mano il rasoio.