La chiesa parrocchiale
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Da Casalis (Dizionario geografico degli Stati di S.M. il re di Sardegna, 1837)

L'attuale parrocchia di Lisio dedicata all'Assunta è molto bella; l'interno presenta un'armonia di giuste proporzioni che conforta l'occhio del visitatore, e che denota la valentia dell'architetto che l'ha progettata. Purtroppo l'autore ne è ignoto, ma si sa che fu innalzata nel 1793 per cura del prevosto del tempo Don Fontana. Della stessa epoca sono pure l'altar maggiore, la balaustra e il pavimento in marmo del presbiterio e del coro.
Nello stile della chiesa si sente molto l'influenza del neoclassico; essa è a croce greca, sormontata da piccola cupola, ed ornata con paraste a capitello ionico. Nelle quattro braccia della croce trovano posto i due altari laterali, l'altar maggiore con il coro e la porta.
La facciata ed un brutto attico, posto tra la chiesa e il prospetto furono eseguiti sotto la prevostura di Don Cozzo, su8 disegno di Don Bracco Michele; come pure sono dello stesso autore i due altari laterali e la tribuna per l'organo.
La facciata è in stile neoclassico, di buona fattura, ma fredda nella sua austera nudità, propria dello stile dei tempi.
Nell'interno della chiesa si ammira una statua in legno dell'Assunta, fatta scolpire nel 1822 dal prevosto Don Figone per opera dello scultore Stefano Murialdo di Savona. L'organo è della famosa ditta Bossi che lo costruì nel 1866. Nelle pareti laterali sonvi due grandi tele raffiguranti la Natività di Gesù Cristo e la Coena Domini, dipinte nel 1881 da Andrea Vinai, come è pure dello stesso pittore l'affresco della cupola che rappresenta la Vergine Assunta.
Opera insigne è il pulpito scolpito in legno di noce di forma ottagonale con cinque figure di Santi Dottori in alto rilievo negli scomparti. Questo pulpito era in proprietà(e dicesi pure opera) dei Padri Domenicani di Garessio. Il governo Napoleonico lo incamerò con la chiesa dei frati e fu venduto presso l'ufficio del Demanio di Garessio, diviso in tre lotti: cioè lo zoccolo che reggeva il pulpito, il sopracielo ed il pulpito. Questa parte la comperò la comunità di Lisio ed è appunto quella che tuttora si ammira nella parrocchia.