Il territorio
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Alla campagna vi sono pure le seguenti cappelle:
S. Sebastiano, in poca distanza dal luogo, S. Stefano in cima duna montagna verso mezza notte, S. Luigi sovra altra montagna dalla parte verso Levante. Risiedono in questo luogo oltre al Paroco tre sacerdoti e 4 chierici. Scorre in vicinanza del Luogo il torrente Mongia, quale nel tempo dellescrescenze cagiona a pochi beni che sono nella pianura considerabili corruzioni. Li particolari fanno un negozio considerabile di semenza di bigatti, qual è molto accreditata. Eravi già in quelle montagne una miniera di piombo, di cui se ne vedono ancora le vestigia nelle falde delle montagne vicino al detto torrente verso levante in poca distanza dal luogo, qual miniera dicesi sia stata abbandonata nel principio di questo secolo. Vi sono tre telari da tela. Le fameglie principali sono le seguenti: Sig.ri Notajo Marenchi segretario di Comunità, Notajo Guglielmo Marenchi, Chirurgo Gioanni Bartolomeo Negro, Chirurgo Gioanni Marenco, Sig. Gioanni Rovea, Messer Stefano Negro, eredi Messer Gioanni Battista Bava, Gioanni Antonio Cuneo, Messer Gioanni Antonio Ansaldo. Vi è un molino duna sola ruota sul detto torrente Mongia proprio del Sig. conte Salmatoris del Villar, e conte Solaro di Moretta di reddito £ 80 circa. La giurisdizione spetta alli Sig.ri conte Salmatoris abitante in Torino, conte Solaro abitante in Savigliano, Marchese Felice Ceva abitante in Ceva, Conte Fauzone abitante in Nucetto, Conte Moffa abitante in Bra, e conte Sacco abitante in Cherasco. Il corpo del Conseglio è composto di tre soggetti compreso il Sindaco, ha casa propria ove viene reposto larchivio delle scritture, quali sono in buon ordine. Li cadastri per esser molto antichi, ed in molti fogli laceri abbisognano di riforma, sendosi per tal fine dati gli ordini opportuni. |