La chiesa
parrocchiale
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Dal libro " Storia di Paroldo" di A.Zanelli, F. Viora G.Chiapasco R.Salvetti - Tipogr.C. Bra Per quello che riguarda la fondazione della chiesa, nelle relazioni dei parroci si legge che non consta in qual tempo sia siata eretta, né da chi, non vi è fondatore, né patrono, né comunità che vanti diritto. Si tratterebbe di un beneficio parrocchiale col titolo di preposto, e di libera collazione (ovvero tramite investitura di detto beneficio da parte dell'autorità ecclesiastica). La troviamo nominata per la prima volta ncgli statuti dcl 1474 all'articolo 11, Delle cose altrui trovate, dove si dice che chi avesse trovato quaIche oggetto deve restituirlo a chi l'ha perso entro due giorni dal ritrovamento. E se non avesse trovaro chi l'ha perso, deve consegnarlo a/ rettore della chiesa di S. Martino. Nella stessa invocazione degli Statuti viene nominato il nostro patrono S. Martino. .La costruzione della chiesa è quindi da considerarsi anteriore al 1474. |
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Nasce come una piccola cappella che nei tempo andrà
pian piano completandosi e arricchendosi dei paramenti sacri, delle suppellettili,
deIl'arredamento. E' di forma rettangolare, fatta d'una sol navata della
lunghezza di 10 metri (dalla porta alla balaustra del presbiterio) e larghezza
di 8 metri e mezzo (escluso lo spazio delle cappelle), dove stanno le
donne in piccole banche communi in capo alle quali havvi un banco che
dicesi di casa Gandolfi, i notabili del luogo, mentre gli uomini stanno
nel presbiterio (a cui è negato l'accesso alle donne) nei
gradini che al medesimo ascendono, nelle cappelle e nell'infimo luogo
della chiesa. Il presbiìerio è di forma quadrata dilato
di 6 metri ed è elevato di 2 gradini dal piano della chiesa. La
sacrestia viene costruita solo verso la fine dcl '500, il campanile è
pronto neI 1671 ma è ancora sprovvisto delle campane.
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