Cenni
storici
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L'epoca della fondazione di Roasio o Roassio
risale ad età ben rimota: alcune sculture rilevate in pietre da taglio,
che si rinvennero in vicinanza della chiesa parrocchiale, si riferiscono
al tempo degli antichi romani. Giorgio Castrucci di Mondovì dottore di leggi e senatore, che viveva circa la metà del secolo XVI, ed era ammogliato con Margarita Biglione, fu il primo di sua famiglia che pos-sedette una parte di Roasio e di Torricella. Gian Giuseppe Rabbio di Cuneo, marito di Eleonora So-laro di Moretta, acquistò una porzione non solo di Roasio e di Torricella, ma ben anche di s. Michele. La nobile famiglia dei Morozzo ebbe poi il feudo di Roasio con titolo comitale. Alli 23 di febbrajo del 1260 Vincenzo d'Acqui, e Gualtiero Saliceto procuratori di Carlo conte di Provenza, già investivano del luogo di Roasio, e di varie altre terre i marchesi di Ceva Giorgio, Emanuele, Guglielmo e Baudoino. Posteriormente, cioè alli 22 di ottobre del 1295, il mar-chese Oddone Del Carrello a nome del marchese Nano di Ceva vendette al comune d'Asti il luogo di Roaso, ed alli 4 febbrajo del 1299 il marchese Nano lo comprò dal mar-chese di Ceva Guglielmo. Tra i feudatari di questo paese troviamo i Beccaria, i Blanchi di Dronero con titolo comitale; i Del Carretto con titolo marchionale; i Ceva di Ceva, Lezegno e Torricella; i Corderi di Pamparato;i Ferreri di Ormea; i Filipponi; i Morozzi di Magliano; i Morozzi di Morozzo; i Viarisj con titolo marchionale. Quando il forte di Ceva era di qualche riguardo si fecero nella terra di Roasio accampamenti di truppe, e vi accad-dero alcune fazioni militari. |