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pag. Ceva
   
Il Duomo

Il Duomo in una pittura del 1600
La canzone in sottofondo e cantata da Mario Pregliasco su parole del
commendatore Luigi Vittorio Longo
Musica di R.Luciano
   
La determinazione di costruire una nuova parrocchiale (l'attuale Duomo) già presa, almeno in linea di massima, nel 1585 fu poi concretizzata dopo la predicazione di un padre cappuccino che dettando una Missione nel 1603, non cessava di esortare il Municipio a dar mano ad un'opera così necessaria.
Qualche tempo dopo si cominciò a tagliare il tufo della rupe del castello per un certo tratto, ad atterrare alcune piccole case che si trovavano nel luogo, ove sorge attualmente la facciata o la scalinata del Duomo ed a preparare le fondamenta di questa nuova chiesa.
   
   
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Benché contribuissero generosamente l'arciprete, i canonici e tutta la popolazione sia colle offerte sia colla condotta gratuita di molti materiali, tuttavia i lavori andavano a rilento per le grandi spese che richiedevano, come per i tristi tempi dì guerre e di miseria in cui le nostre popolazioni a quel tempo si trovavano.
Come era ricordato dalla data del 1630 che si trovava sopra l'arco del presbiterio, forse è in quell'anno della peste che si cominciò realmente la costruzione del tempio.
   
In Ceva quel flagello infierì talmente che, non riuscendo più a farvi fronte, si facevano murare le porte delle case degli appestati e si lasciavano perire senza alcun soccorso.
Allora la civica anmnnistrazione, in adempimento di un voto o fatto in quell'anno o alcuni anni prima (forse in occasione di un altro micidiale morbo del 1625), prese la risoluzione di ripigliare senz'alto i lavori sospesi da qualche tempo.
Nell'archivio del Municipio si trovano degli ordinati del 1665 e del 1640 per la continuazione del Duomo, dal che si vede come quella costruzione progredisse lentamente. Si può supporre che l'edificio sia stato soltanto ultimato verso la fine del 1600 ed in tale epoca sia stata anche demolita l'antica chiesa di S. Maria del Castello.
Il primitivo edificio del Duomo comprendeva solo la parte centrale, la più urgentemente necessana per il culto, senza il coro e senza l'arco anteriore della facciata ove si trova il Battistero. L'ampliamento dell'edificio avvenne solo nel 1760.
Si devono all'insigne benefattore signor abate Rovelli l'artistico altare maggiore dcl 1790 ed il coro costruito nel 1800, i cui stalli canonicali, graziosaniente adorni di sculture in legno, provengono dal convento degli Agostiniani soppresso al tempo della dominazione fiancese.
Mons. Pio Vitale, vescovo di Alba (e poi di Mondovì) consacrava il Duomo, l'altar maggiore e quello del S. Rosario il 13 maggio 1804.
Il campanile fu soltanto ultimato nel 1825 -26, e nel 1840 la Collegiata acquistò un nuovo organo, rimettendo il precedente del 1700 alla parrocchiale di Monesiglio.
Della maestosa ed imponente facciata non sì conosce l'architetto; l'ampia gradinata così caratteristica fu costruita nel 1842, nel qual anno la chiesa fu anche provveduta di nuovi banchi.
L'attuale pulpito è un rivestimento di quello antico che si trovava nella chiesa di 5. Maria del Castello e sul quale è tradizione che abbia predicato S. Beinardino da Siena verso il 1440.
Due pitture del presbiterio, raffiguranti la Cena di Emmaus ed il Sacrificio di Abramo, sono opera del pittore Andrea Vinai di Pianvignale presso Frabosa Sottana (1827 - 1893). Tutta la volta è decorata da cinque grandi quadri, che rappresetano i principali fatti della Beata Vergine.
Il Duomo è dedicato a Maria SS. Assunta, come già prima la chiesa di S. Maria del Castello (festa il 15 agosto). Ne è Patrona la civica Amministrazione, tale fattasi dichiarare dal vescovo d'Alba (Gerolanio Provana) nel 1696.
Dal libro di A.Ferro "Ceva e la sua zona"2001 - Edizioni Stilgraf


   
   
   
La cena di Emmaus
Il sacrificio di Isacco