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pag. Ceva
Il Palazzo di Città
 
La piazza sulla quale sorgerà il municipio
in un dipinto del
1600
La canzone in sottofondo "Dumijra", cioè" facciamo ribotta" è stata composta ed è cantata da Filipin Gambera
e naturalmente non ha nessun riferimento alle attività delle giunte comunali.
Da "Il Falconiere" del 1901 prof A.Musso
Nel sito ove attualmente sta il Palazzo Comunale, eravi, per circa la metà,
un largo che congiungeva la piazzetta (piazza Gandolfi) colla piazza maggiore
(piazza Vittorio Emanuele II); nell'altra metà eravi la casa che il sig Bertolino
GioBatta, stagnaro, aveva comprato nel 1838 dal sig Agostino Garrone.
In quel largo e nel sito occupato dalla casa la Civica Amministrazione, il 20 giugno 1812, delibarava di venire alla costruzione di una casa comunale sulla pubblica piazza coll'ala
del mercato sotto la medesima.
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Sede della civica amministrazione era il locale attualmente occupato dalla tipografia del Falconiere, parte del quale era tenuto in affitto dalla Città per cui pagava L.150 annue;
i locali per gli uffici delle altre amministrazioni, cui la città doveva provvedere,
erano presi in affitto dai privati.
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Il 29 novembre 1834, il sindaco avv.Moretti fa presente al Consiglio la spesa cui annualmente
la Città doveva sottostare per il fitto dei locali, ed i benefici che ne avrebbe ricevuto quando
fosse in casa propria.
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Al sindaco Moretti succedette il 20 ottobre 1838 Carlo Marenco. Questi, al pari del suo antecessore, faceva presente al Consiglio i vantaggi che il Comune avrebbe ottenuto
dalla fabbricazione del Palazzo Civico, sia per gli Uffici dell'Insinuazione e della Giudicatura,
sia per il peso pubblico e vantaggio per il commercio. Siccome però le risorse del paese non erano sufficienti per compiere la costruzione del palazzo secondo il progetto del 1812, così proponeva,
ed il Consiglio approvava, che si costruisse anzitutto la parte più urgente.
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Compiuta in tal modo la prima parte del palazzo civico, il Municipio trasporta in quello
la sua sede.
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Il 27 settembre 1850 il sindaco Barberis......... proponeva che si ultimasse il palazzo civico
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Solamente nel 1860 la Giunta, per incarico avuto dal Consiglio, ordinava di allestire il progetto
di ultimazione e ne affidava l'incarico all'ing. Donato Levi.
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L'impresa di costruzioni Lecchio Giovanni compieva i lavori di muratura a cominciare dal 1864.
E il maggio dell'anno 1866 fu trasportata la mano di ferro e quanto giovava ad affiggere le carte
sotto il porticato del palazzo civico.
Il Palazzo di Città
nella prima metà del
secolo scorso
Il Palazzo di Città
oggi