Casalis
(Dizionario geografico degli Stati
di S.M. il re di Sardegna, 1837)
...Beffissima è invece l'antica chiesa parrocchiale di San
Giovanni che sorge quasi abbandonata a poche centinaia di metri
dal centro abitato e che protegge con la sua vetustà il cimitero
cittadino.
Questa costruzione di stile romanico è anteriore al mille
ed è tutta formata da blocchitti in arenaria del luogo. L'arenarfa
è abbondantissima fra le colline di Sale Langhe, e specialmente
nella regione detta Isola di Chiossa e Campobuono.
La chiesa è a tre navata divise tra loro da quattro arcate
a pieno centro terminanti in absidi semicircoliari. Purtroppo l'absidiola
della navata destra è stata distrutta per far posto ad una
brutta costruzione che serve da sacrestia. Bellissime invece sono
le due superstiti.
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Gli affreschi
Madonna con Bambino
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Acquasantiera
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S.Sebastiano
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S.Giov.Battista
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S. Secondo
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Madonna con Bambino
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Cristo e gli Evangelisti
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Interno
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Scoperta recente
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Più grande è la centrale
e presentano anbedue i segni delle finestre a sguancio che illuminavano
l'intemo. Le due navatelle furono inalzate al livello della centrale
navata, ma in origine erano molto più basse, presentando
la chiesa la caratteristica e classica linea architettonica delle
chiese romaniche. Nella nave centrale vi si scorgono ancora i segni
delle finestre a pieno centro con apertura a sguancio che si aprivano
non lontane dal tetto in vista che tuttora esiste.
Sul limitare della navatella destra, vicino all'absidiola, che ora
più non esiste, sorge il campanile, costrruito esso pure
con biocchetti d'arenaria, formato da sei piani divisi l'uno dall'altro
con un modesto f regio costituito da due file di mattoni messi per
spigolo. |
Un'altra cuspide ottagonale corona la sommità,
mentre la cella campanaria, e nel piano sottostante la torre campanaria,
è aperta da quattro lati. Le due absìdi superstiti
nella parte esteriore sono adorne di lesene collegate tra loro da
doppi archetti pensili a pieno centro.
L'interno del tempio è bello e ben conservato nella sua austera
nudita; alcuni dipinti gotici del primo rinascimento piemontese
interrompono il suggestivo biancore. Bello è il grande affresco
nel cui scomparto principale troneggia la Vergine con ai lati San
Pietro e San Giovanni Battista; nel piccolo scomparto superiore
havvi una Pietà; un ricco fregio contorna e divide le due
partizioni; mentre una scrittura in caratteri gotici quasi del tutto
ìndecifrabile ci dice che l'affresco fu dipinto il 29 aprile
1550.
Altro grande affresco a caratteri più decorativi racchiude
la sepoltura di un marchese di Ceva. Sparsi in altri luoghi si ammirano
ancora altri Santi affrescati di carattere più arcaico, che
abbelliscono maggiormente questa chiesa che è interessantissima,
degna di studio e di conservazione, ricordandoci una bella costruzione
romanica eseguita con cura e sotto la direzione di architetto ignoto,
ma che ha dato in questa opera segno sicuro della sua bravura. |
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